CIVITA CASTELLANA
Un paese nel cuore dell’Agro Falisco

Collocata su alti speroni di tufo aggettanti su profonde forre, Civita Castellana offre panorami naturali ed architettonici di suggestiva bellezza.

Già presente nelle pagine de Il Conte di Montecristo (Alexandre Dumas, 1846), era conosciuta anticamente come Falerii Veteres.
La città porta con sé una storia ricca di avvicendamenti e fatti storici che ne aumentano il fascino e ne hanno modellato nel tempo la storia e i costumi.

 

Centro egemone dell’Agro Falisco, fu conquistata dai romani nel 241 a.C., che ebbe come effetto il parziale abbandono della zona, con gli abitanti che si stabilirono nella vicina Falerii Novi, poco distante dal comune di Fabrica Di Roma.
L’area dell’antica di Falerii Veteres non venne però abbandonata e recuperò il proprio ruolo durante il medioevo, quando divenne sede vescovile nel IX secolo.

Nel corso dell’XI secolo la città era sotto il governo dei conti Sassoni, per passare successivamente sotto l’influenza della Santa Sede. Questo cambiamento permise di sviluppare l’edilizia ecclesiastica, come testimonia la Cattedrale di Santa Maria Maggiore (la cui costruzione viene fatta risalire al XII secolo) e il Forte Sangallo (1503 – 1513). Quest’ultimo venne edificato per volere di Rodrigo Borgia, futuro Papa Alessandro VI (1492 – 1503).

Nel 1870, Civita Castellana entrò a far parte del Regno d’Italia e pochi decenni dopo si concretizzò la prima industrializzazione con lo sviluppo del settore ceramico, che garantì il progresso economico della città e dell’intero distretto. Ad oggi è uno dei poli ceramici più grandi e produttivi al mondo.

Monumenti

La Cattedrale è un perfetto esempio di architettura romanica, progettata dalla famiglia dei Cosmati, celebre famiglia di marmorari romani. L’edificazione risale al XII secolo, su commissione di Papa Innocenzo III.

Una costruzione di particolare valore simbolico per l’epoca, in quanto rappresentava la porta del Nord del Lazio e il patrimonio territoriale della Santa Sede.

Nel periodo 1736-1740 l’architetto Gaetano Fabrizi su incarico del Vescovo Giovanni Maria Tenderini (1719-1740) progettò l’interno settecentesco trasformando radicalmente l’impianto Medioevale, ma preservando la decorazione a mosaico del pavimento della navata centrale e il superbo campanile.

Nel 1830-1832 altri importanti lavori come la realizzazione della Sacrestia sul lato nord furono avviati dal Vescovo Giovanni Maria Ercolani. Di alto valore artistico e religioso l’attigua chiesa detta del Cuore di Maria con affreschi del X secolo.

Edificato nel 1495 su commissione di Rodrigo Borgia (futuro Papa Alessandro VI), la costruzione del Forte rientrava in un più vasto progetto di potenziamento delle rocche difensive che perimetravano lo Stato Pontificio. Nel corso dei secoli il Forte venne impiegato anche come carcere e, in tempi recenti, ospita il Museo Archeologico Nazionale dell’Agro Falisco, conserva opere e reperti del periodo Etrusco-Falisco.

La Via Amerina venne realizzata nel III sec. a.C. con lo scopo di collegare Roma all’Umbria. Il percorso copre diversi centri della Tuscia Viterbese (tra cui Civita Castellana, Nepi, Corchiano, Gallese). Tra i punti più suggestivi del percorso vi è la Cava degli Zucchi, parte della Necropoli, che rappresenta senz’altro un punto di notevole interesse storico-culturale.

La fontana posta al centro di Piazza Matteotti è un monumento risalente all’epoca di Papa Gregorio XIII Boncompagni, Pontefice dal 1572 al 1585.

Quattro draghi araldici simbolo della famiglia Boncompagni circondano il sostegno del catino mentre la vasca porta quattro stemmi, che si riferiscono rispettivamente alla città di Civita Castellana (lato Nord), al Pontefice Gregorio XIII (lati est e sud) e ad un cardinale della stessa famiglia (lato ovest).
Una lapide dedicatoria murata in un edificio antistante conferma poi queste indicazioni e precisa la data (1585) e il nome del Cardinale committente.

Eretta per nobilitare il centro storico ed alleviare la sete dei cittadini, è da sempre testimone fedele della vita civitonica: negli anni ’60 era tradizione collocare o’ Puccio sul catino sommitale della fontana.

Ritenuta dagli storici è la chiesa più antica di Civita Castellana, costruita nell’VIII-IX secolo in concomitanza con la nascita della Diocesi.
All’interno, il paramento dell’altare è costituito da un rilievo altomedievale con scene di animali.

Il Museo della Ceramica Casimiro Marcantoni rappresenta un’istituzione per la cittadina di Civita Castellana, in quanto documenta l’attività ceramica dalle origini fino al maturare della produzione industriale.

Costituito nel 1995, dall’Associazione Civitonica Arte e Storia “Giovanni Volpato” era ospitato nel palazzo Andosilla in via Roma. Dal 2007 la sede è stata trasferita nella ex chiesa di San Giorgio in via Gramsci e attigua alla sede storica del Liceo Artistico Midossi.

Tra le attività principali del Museo rientra quella di documentare l’attività Ceramica di Civita Castellana negli ultimi due secoli, ripercorrendo le tappe fondamentali dello sviluppo di questa attività.

Il Museo della Ceramica è stato candidato al Censimento de I Luoghi del Cuore, promosso dal FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano

Via Antonio Gramsci 3, Tel. 3392077494,
museo.ceramica.marcantoni@gmail.com

Indicazioni per arrivare

In treno

Con Ferrovie dello Stato arrivo alla stazione di Civita Castellana (loc. Borghetto). Trasferimento al centro città con bus navetta.

In aereo

Arrivo in aereporto di Roma Fiumicino o Roma Ciampino. Trasferimento da Roma a Civita Castellana in treno, taxi, macchina a noleggio.

Indicazioni

Sosta e parcheggi

Sosta Camper in Via Terni

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Parcheggio Via Falerina

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Parcheggio Campo Madami

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Parcheggio Via Petrarca

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Parcheggio Via Roma

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Parcheggio Via Ferretti

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Parcheggio Via Gramsci

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Dove dormire

Di seguito una selezione di Hotel, B&B ed agriturismi a Civita Castellana.

Dove mangiare

Di seguito una selezione di ristoranti, pizzerie ed agriturismi a Civita Castellana.